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SCAI Fast per Freedhome: eccellenze gastronomiche “made in carcere”, la forza riabilitativa del lavoro

Diversità, inclusione, imprenditorialità ad impatto sociale

La tradizione del regalo aziendale si veste di solidarietà: per il 2021 SCAI Fast, parte del network di imprese del Gruppo SCAI, ha scelto di sostenere FREEDHOME – Creativi Dentro, il primo concept store permanente di prodotti realizzati da detenute e detenuti delle carceri italiane, progetto basato sulla forza riabilitativa del lavoro.

fonte: Freedhome

Nel vario ma molto spesso indistinto panorama degli articoli regalo, scegliere un prodotto fatto in carcere è:

– Un gesto etico, in quanto supporta un progetto inclusivo;

– Un gesto di valore sociale, in quanto portando professionalità e voglia di fare nei luoghi di detenzione, contribuisce a valorizzare giorno per giorno le storie, le potenzialità e il futuro delle persone coinvolte; non da ultimo, in questo caso, è un gesto goloso e pieno di dolcezza. Ecco perché condividerlo in occasione di queste Festività.

“Siamo lieti di sostenere una realtà impegnata in progetti di reinserimento sociale attraverso il lavoro, che si traduce in opportunità per le persone detenute. Il nostro interesse per le esperienze di impresa sociale si accorda con i valori che viviamo e testimoniamo ogni giorno in azienda” – commenta il CEO di SCAI Fast Marco Artioli. “Generare inclusione e opportunità sono propositi importanti per la crescita e il successo delle aziende e di tutta la comunità”.

Quindi sì al regalo aziendale, purché solidale, utile e buono, per trasformare un momento di festa in un’occasione per continuare a creare, costruire e incoraggiare le realtà che guardano con lungimiranza al futuro.

Diversità, inclusione, imprenditorialità ad impatto sociale fanno crescere tutti noi e sono valori all’interno degli obiettivi del Gruppo SCAI, perseguiti attraverso il supporto a progetti di vario genere. Un network di opportunità all’interno del panorama ampio e complesso della sostenibilità.

 Qualcosa di più sul progetto di Freedhome:

«Bisogna partire dal concetto che il lavoro dà un senso al tempo e ancora di più quando è speso dietro le sbarre. La nostra scommessa è fare economia e impresa là dove c’è chi sta scontando una condanna così che il lavoro aiuti le persone a non tornare indietro e ad avere un reddito, creando un vero percorso di riabilitazione e di servizio alla società.”

Così Gian Luca Boggia di Extraliberi, cooperativa che si occupa di lavoro all’interno della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, racconta la mission del concept store permanente, inaugurato in via Milano 2/c nel 2016 grazie allo sforzo congiunto di Extraliberi, dell’Amministrazione Penitenziaria,del Comune di Torino e di numerose realtà e cooperative che operano negli istituti del Paese, con l’appoggio del garante per i diritti dei detenuti di Torino Monica Gallo. 

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