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6 vantaggi di AR e VR nell’apprendimento immersivo

Alcuni spunti interessanti dal mondo HR in relazione al futuro della formazione aziendale

1. Riduzione del rischio

I lavoratori possono apprendere e sperimentare i processi in ambienti virtuali senza il timore di conseguenze negative, come il chirurgo apprendista simula un intervento senza mettere a rischio la vita del paziente o l’ingegnere che testa un macchinario senza rischiare di danneggiare le apparecchiature. L’effetto collaterale positivo è un aumento della fiducia da parte dell’apprendista.

2. Riduzione del tempo impiegato per formare il personale

È dimostrato da vari studi che il learning by doing migliora la gestione della conoscenza e la memoria di ciò che si è appreso (Aldrich, 2005). Ad esempio, è stato dimostrato con gli esperimenti condotti da Ekstrand e altri (2018) sull’uso della VR nell’apprendimento della neuroanatomia. Un altro esempio è il modulo di formazione Walmart chiamato “The Pickup Tower”, in cui oltre un milione di dipendenti è stato formato utilizzando la realtà virtualeriducendo il tempo di formazione da 8 ore a 15 minuti (Bailenson, 2020).

3. Maggiore contestualizzazione

L’apprendimento contestuale consente ai lavoratori di costruire la conoscenza nella propria mente piuttosto che semplicemente memorizzare istruzioni o fatti (Crawford, 2001). Durante l’apprendimento, la mente cerca spontaneamente un significato nel contesto del mondo del discente e delle sue esperienze precedenti. Le nuove informazioni vengono assorbite in un modo che ha senso per l’individuo e la sua percezione unica in quel momento. 

Ecco perché utilizzare la tecnologia immersiva per l’apprendimento è efficace: fa sì che l’esperienza simulata si allinei strettamente con il contesto della vita reale del discente. Scavarelli e altri (2020) dimostrano che l’apprendimento contestuale consente di trasferire più facilmente nuove conoscenze e abilità quando il richiamo della memoria è strettamente associato all’ambiente. Con l’aiuto di VR/AR, l’ambiente è fortemente realistico, creando così ricordi reali del completamento delle attività piuttosto che fare affidamento su idee teoriche o astratte.

4. Risparmi sui costi

Da un lato bisogna mettere in conto i costi, non indifferenti, per la creazione e il mantenimento di ambienti di formazione simulati per il posto di lavoro, ma questo comporta significativi tagli ai costi in termini di assunzione di istruttori, strutture e attrezzature fisiche per la formazione pratica. Il risparmio più interessante deriva dalla riduzione del tempo impiegato dai dipendenti per la formazione, la pratica e gli errori. Si risparmia anche sul costo dei lavoratori secondari coinvolti nella formazione, come la supervisione dei pari: gli esperti possono continuare a lavorare alle loro mansioni senza sottrarre tempo per l’affiancamento e la formazione delle figure junior.

5. Risposte emotive

Le risposte emotive sono centrali nella formazione dei ricordi (McGaugh, 2003). Influenzano i processi mentali, tra cui attenzione, percezione, risoluzione dei problemi, memoria e ragionamento, che sono tutti collegati al processo di apprendimento (Tyng e altri, 2017). Ci sono prove che le esperienze emotive guidano l’attenzione, la motivazione, l’apprendimento e la memoria (McGaugh, 2003). Pertanto, immergendosi in esperienze di formazione nella vita reale, è più probabile che si raccolgano emozioni piuttosto che utilizzando un modello di apprendimento non immersivo e passivo.

6. Conservazione della memoria

La maggior parte delle persone non crea significative connessioni con la memoria quando legge o sente parlare di qualcosa, le crea quando lo sperimenta da sé. L’immersività dona l’opportunità di visualizzare più quadri di riferimento (Scavarelli e altri, 2020) e offre al discente/apprendista una comprensione più profonda di come funzionano le cose. Quando i partecipanti a una simulazione toccano e spostano oggetti, separano le cose ed esaminano i sistemi, acquisiscono un’esperienza di prima mano, si formano ricordi significativi pari quasi all’attività nella vita reale.

La vividezza con cui l’interazione viene comunicata in un ambiente VR, comprese le rappresentazioni visive, migliora le risposte cognitive. Cho (2018) raccomanda ai creatori di contenuti VR che questo aspetto può essere ulteriormente migliorato aumentando la presenza spaziale e l’alta risoluzione.

Key Contact
Barbara Grossi – Corporate Training Manager
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