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L’algoritmo femminile: oltre gli stereotipi di genere

“Nella Giornata Internazionale delle ragazze nell’ICT #GirlsinICT scelgo di aderire a #MindtheSTEMGap, un manifesto che favorisce la cultura inclusiva, presente e futura, in ambito STEM” – MASSIMILIANO CIPOLLETTA

Il Manifesto MIND THE STEM GAP è un progetto partecipativo di Fondazione Bracco, nato nel 2021 per contrastare gli stereotipi di genere, dare visibilità alle competenze delle esperte in settori ancora percepiti come maschili e supportare esperienze educative inclusive. 

Ho deciso di firmare il Manifesto perché ritengo fondamentale contribuire all’evoluzione di network in cui lo scambio di competenze e il dialogo tra stakeholder arricchiscono un ecosistema in cui tutta la società civile si unisce intorno a un obiettivo comune.

Sono riflessioni già emerse ai tavoli di lavoro del B20 Italy – il più autorevole degli Engagement Group all’interno del G20, il forum internazionale che riunisce le principali economie del mondo – al quale ho partecipato in qualità di delegato nella task force Digital Transformation. Pensieri che non si devono esaurire in slogan e retorica, ma tradursi in azioni concrete, strategie e cambiamenti non solo di business ma anche culturali. 

Per questo ho scelto di condividere simbolicamente questa adesione oggi, nella Giornata Internazionale delle ragazze nell’ICT, istituita dalle Nazioni Unite per:

  • incoraggiare le ragazze e le donne a intraprendere percorsi STEM nello studio;
  • ispirarle e incentivarle nelle carriere STEM;
  • promuovere ambienti sani e collaborativi che permettano di superare il gender gap e promuovere inclusione e diversità.

Access & safety 

Accesso e sicurezza: questi i temi dell’edizione 2022 dell’International Girls in ICT Day.

Accesso sia come opportunità di superare condizioni di svantaggio (copertura a banda ultra larga capillare e diffusa) che come occasione per rafforzare la percezione del proprio potenziale nei percorsi di formazione e di carriera.

Sicurezza come safe space – ambiente costruttivo e inclusivo in cui unicità e pluralità siano driver fondanti per contribuire a ricerca, innovazione e sviluppo; ma anche come (cyber) security – tema al quale è riservata un’attenzione sempre maggiore. 

Si tratta di un ambito che si nutre di competenze sempre più specialistiche a tutti i livelli e che vede ancora una percentuale ridotta di donne in posizioni C-Level, anche se i dati sull’istruzione sono incoraggianti perché vedono una crescita dell’interesse delle laureate verso temi connessi alla sicurezza informatica

A livello internazionale si sta fortificando un clima virtuoso, che favorisce iniziative come i programmi di mentorship (come ITU Women in Cyber mentorship, dedicato a ispirare, tramite role model, le ragazze e le donne a riconoscere in sé la consapevolezza e il talento necessari a una carriera nel mondo tech e STEM).

Momenti volti a valorizzare le skill digitali come competenze chiave per contribuire ad un impatto positivo sul business e su tutta la società. 

Il tema gender gap nel PNRR

Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede la creazione di spazi di confronto sul tema gender gap: un esempio è la creazione dell’associazione Donne 4.0, che gestisce l’Osservatorio PNRR, con l’obiettivo di verificare costantemente l’attenzione al tema del gender gap nella transizione digitale.

Tra i KPI per monitorare l’impatto positivo del PNRR sull’occupazione femminile in ambito digitale:

• il ruolo attivo nelle tecnologie innovative (35% donne nei team di creazione e sviluppo, coinvolte nella creazione di nuove tecnologie e piattaforme di Intelligenza Artificiale, Big Data, Cybersecurity, Robotica e Internet of Things);

• i corridoi scuola-lavoro e i percorsi di mentorship per le giovani donne STEM, coinvolgendo imprese private e pubbliche; 

• i programmi di formazione e assunzione mirati in aziende tech (Donne e lavoro tech – 30% assunzioni femminili nel settore ICT) che valorizzino anche le competenze umanistiche accanto a quelle tecniche;

• la Certificazione di genere obbligatoria e fondi e sgravi fiscali ad hoc: la Strategia Nazionale per la parità di genere prevede l’erogazione di credito agevolato a supporto delle imprese femminili e un sistema nazionale di certificazione della parità di genere per le aziende.

ICT al femminile

In Italia il divario di genere tra laureati e laureate nelle discipline STEM è ancora presente (36,8% tra gli uomini e 17,0% tra le donne, dal rapporto nell’ambito del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal). Il divario si registra anche nel tasso di occupazione femminile (pari al 44,5%) anche se non mancano segnali incoraggianti.

Le donne sono sempre più presenti nella creazione di start-up innovative che vedono le nuove tecnologie come motore di progetti sostenibili legati all’economia circolare e il mondo delle imprese ne è consapevole: se ne è discusso ad esempio durante la recente tavola rotonda dedicata alle Donne dell’ICT di Anitec-Assinform, tenutasi il 30 gennaio a Milano, con l’obiettivo di sensibilizzare scuole, famiglie, giovani, Istituzioni, imprese sulla necessità di formare un numero maggiore di donne esperte nell’informatica e promuovere misure concrete per attrarre le ragazze a intraprendere studi e una carriera professionale in questo campo, colmando così il gap di genere all’interno della società.

L’algoritmo femminile: idee e azioni

Il Manifesto MIND THE STEM GAP non si esaurisce nell’enunciazione di una serie di principi, ma si pone come progetto interattivo che continua nel tempo e offre alle aziende spunti e ispirazione per migliorare la propria cultura di impresa attraverso la sinergia con il mondo accademico/formativo e quello della società civile. Il fabbisogno di talenti e competenze digitali si avverte in ogni filiera, a maggior ragione nel mercato ICT. 

Quali azioni concrete si possono mettere in campo?

  • Integrare l’ICT nell’educazione di base 
  • Supportare esperienze significative e tangibili (workshop, laboratori, apprendimento collaborativo) 
  • Scegliere pratiche e linguaggi inclusivi 
  • Agire sull’educazione familiare e incentivare la sensibilità all’orientamento verso carriere accessibili a tutti
  • Adeguarsi a standard e buone pratiche riconosciute a livello internazionale, sempre adattandole alla propria specifica realtà aziendale. 

Pluralità e diversità, partecipazione femminile in ambito STEM e nei contesti strategici: contrastare il pregiudizio significa ridurre le distorsioni socioculturali che finiscono per riflettersi anche nei prodotti e nelle soluzioni digitali, ma anche generare valore per un futuro in cui la curvatura digitale può fare la differenza in termini di competitività e partecipazione.

Il banner di Mind the STEM gap

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