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Gruppo SCAI tra le aziende che hanno ottenuto il logo Welcome. Working for refugee integration di UNHCR Italia

Con il progetto Powercoders, il Gruppo SCAI si aggiudica il logo Welcome. Working for refugee integration di UNHCR, per l’impegno nella promozione di azioni concrete, opportunità di formazione e lavoro, a giovani che hanno una storia da rifugiati.

La premiazione a Roma il 13 maggio.

Welcome - Working for refugee integration

Grazie a Powercoders, progetto introdotto in Italia nel 2019 a Torino come città pilota, con l’obiettivo di offrire opportunità di formazione e lavoro a persone che hanno una storia da rifugiati, il Gruppo SCAI ha ottenuto il logo Welcome. Working for refugee integration per l’anno 2020-2021, a riconoscimento del rilevante impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per una società inclusiva. Claudia Pizzato (Corporate HR Director) e Barbara Grossi (Corporate Training Manager) rappresenteranno il Gruppo SCAI a Roma il 13 giugno 2022 durante la cerimonia di premiazione, che sarà possibile seguire anche in streaming sul canale Youtube ufficiale di UNHCR Italia.

Il progetto di UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, sostenuto dal Ministero del Lavoro, da Confindustria e dal Global Compact Network con il supporto della Fondazione Tent e della Commissione Europea, valorizza le imprese che perseguono l’obiettivo di un modello di società che si adopera per prevenire e combattere xenofobia e razzismo nei confronti di chi è stato costretto ad abbandonare la propria terra e che ha trovato protezione nel nostro paese.

In questa quarta edizione sono 107 le grandi, piccole e medie imprese e le 41 organizzazioni della società civile premiate con i loghi Welcome e WeWelcome. 

Welcome – working for refugee integration non rappresenta solo un premio, ma un vero e proprio programma di inclusione lavorativa. In questi anni, grazie al progetto, sono state costituite numerose corporate partnership tra aziende italiane e organizzazioni della società civile. Il supporto ai rifugiati e alle rifugiate, inoltre, è diventato sempre più un focus importante delle politiche di diversity & inclusion delle aziende che operano in Italia. 

“Siamo molto felici di contribuire a questa iniziativa, nella quale abbiamo creduto da subito, perché è anche attraverso queste opportunità che esprimiamo alcuni aspetti verso i quali Gruppo Scai orienta la propria mission” – commenta Claudia Pizzato Corporate HR Director Gruppo SCAI – “È nostra assoluta volontà continuare a supportare il programma che, oltre alla forte valenza sociale, ha il duplice merito di fornire ai giovani un’ottima preparazione tecnica e di stimolare in loro passione e curiosità: caratteristiche fondamentali per una continua crescita professionale nel settore ICT. Vorrei sottolineare il ruolo sempre più determinante della tecnologia nell’agevolare l’inclusione sociale e nel favorire la diffusione di modelli di integrazione a 360 gradi.

Un mio ringraziamento specifico va a Powercoders, per il profondo contributo in tal senso, con l’augurio di ampliare l’azione e l’impatto positivo.”

La prima classe di Powercoders Italia era composta da 20 studenti, 18 uomini e 2 donne, provenienti da Siria, Afghanistan, Iran, Pakistan, Egitto, Algeria, Gambia, Libia, Sierra Leone, Camerun ed Etiopia, Marocco. Gli studenti del corso hanno partecipato a recruiting day aperti ad aziende come Gruppo SCAI, interessate a incontrare nuovi talenti da inserire nei team di sviluppo software. 

Un’opportunità vincente per i ragazzi “programmatori del proprio futuro”, che accedono a possibilità lavorative grazie a un percorso di formazione che valorizza competenze molto spesso non riconosciute in Europa. Un’opportunità, allo stesso tempo, anche per le aziende, che vedono talenti motivati crescere accanto ai tutor come Full Stack Developer. Dopo 3 mesi di formazione intensiva e durante tutto il percorso, i partecipanti al progetto e i colleghi con cui lavorano non acquisiscono solo competenze tecniche, ma entrambi affinano le proprie soft skill: il principio base che guida il lavoro di un buon programmatore è la condivisione

Abbiamo raccontato l’esperienza nel magazine The SCAI CODE 6 e nello speciale SCAI PLUG[+]IN

Gruppo SCAI ha aderito con entusiasmo a progetti internazionali che promuovono Diversity, Equity & Inclusion” – racconta Barbara Grossi, Corporate Training Manager Gruppo SCAI – come Powercoders, che ci ha permesso di entrare in contatto con ragazzi che hanno esperienze di vita profondamente differenti da quelle a cui siamo abituati, e grazie ai quali abbiamo messo in pratica la contaminazione di competenze. Questo perché crediamo nella diversità: di idee, di esperienze, di interessi.” E conclude: 

Diversità: può spaventare, ma rappresenta un tesoro. È sinonimo di nuove esperienze, conoscenza, condivisione e tutto questo porta spontaneamente all’apertura mentale, dettata dalla possibilità di vedere le cose da più punti di vista. Insieme all’inclusione, e affiancata alla formazione, la diversità detiene il potere fortissimo della crescita, sia umana che professionale. Un giorno, ci auguriamo, diversità sarà sinonimo di normalità, ma con un’accezione più stimolante e meno banale.

Leggi il comunicato stampa ufficiale 

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