esperienze game-based
on/off site
valorizzazione e divulgazione
Culturgame.it è un progetto di ricerca finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Esplorando il potenziale dei videogiochi per migliorare le relazioni dei musei con il loro pubblico, sia in loco che fuori, mira a sviluppare soluzioni game based legate a valorizzazione del patrimonio storico-archeologico, divulgazione scientifica e sensibilizzazione all’ecologia degli ambienti acquatici.
Risultato pratico del progetto sarà proprio la produzione di 5 soluzioni game-based per tre musei italiani (Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e Museo dell’Università di Sassari) contribuendo alla diffusione di tre diverse aree di conoscenza. Per ognuno dei tre ambiti (archeologia, scienza, ecosistemi), un sito dimostratore ospiterà il gioco nella sua versione on site, mentre una piattaforma unica permetterà l’accesso alla versione off site di ciascuna soluzione, con giochi scaricabili sul proprio device o fruibili online.
Il Culturgame, infatti, prevede un primo rilascio dei giochi in versione alpha e una prima campagna di raccolta e analisi dei dati, fondamentale per definire gli aggiustamenti necessari per la seconda e definitiva versione beta del videogioco. Quest’ultima determinerà quindi l’impatto del videogioco sui vari target e la loro efficacia in termini di coinvolgimento e divertimento, spianando la strada per la costruzione di esperienze di gioco sempre più efficaci agli scopi della valorizzazione del patrimonio e della divulgazione scientifica.
All’interno del progetto, sono in fase di sviluppo giochi single player e giochi multiplayer e altri che possano essere giocati in entrambe le modalità, in modo da testare la risposta di gruppi di visitatori (scuole, famiglie, ecc.) e di singoli visitatori coinvolti in una partita con sconosciuti.
Alcuni dei giochi in corso di elaborazione prevedono un’interfaccia digitale e sono giocabili su PC, su cellulare, o anche tramite visori VR. Altri prevedono un’interazione tra il mondo fisico e quello digitale (phygital): partendo da strumenti tradizionali quali un mazzo di carte o un incastro di pezzi in legno, usano la tecnologia per ‘aumentare’ l’esperienza con tecnologie di AR e di image recognition. In questo modo si possono legare all’esperienza di gioco elementi immateriali come i suoni sottomarini, o rendere visibili fenomeni invisibili come i meccanismi di adattamento del fitoplancton.