La digital trasformaton dei processi aziendali ha un impatto profondo su processi culturali, architettura e tecnologia. La rivoluzione Cloud riveste un ruolo primario nella trasformazione dei processi produttivi
Modernizzazione delle applicazioni, dell’automazione, delle infrastrutture, l’evoluzione verso lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni Cloud-Native: un percorso che richiede un cambiamento dal punto di vista culturale e organizzativo e nuovi approcci informatici, una pratica che potenzia e innova le applicazioni esistenti e ottimizza la gestione dei processi, da inserire al primo posto in agenda per ogni impresa.
I dati sul settore Digital segnalano una crescita costante dell’area Cloud, che appare tra le tecnologie emergenti accanto a Intelligenza Artificiale, 5G, Internet of Things, Cybersecurity, Big Data, Mobile Business.
Il rapporto Anitec-Assinform Il Digitale in Italia 2020 indicava la migrazione Cloud come terzo settore su cui vengono indirizzati gli investimenti, preceduto solamente da automazione e gestione delle infrastrutture, evidenziando anche il ruolo determinante nell’attivazione del lavoro da remoto durante l’emergenza pandemica.
L’edizione successiva, mostra il passaggio al Cloud come uno dei Digital Enabler alla base delle offerte di startup e PMI innovative. Inoltre, evidenzia come anche le aziende nei settori non ICT stiano iniziando a guardare con interesse ai nuovi scenari abilitati dall’innovazione digitale su più fronti: dall’automazione “intelligente” dei processi esistenti alla creazione di nuovi modelli di business, guidati da innovazioni ingegneristiche. I KPI relativi a clienti del settore finance e servizi, per i quali SCAI ITEC ha implementato soluzioni vincenti in ambito Cloud, mostrano una crescita costante del mercato Cloud e microservizi del 25%, che continuerà almeno fino al 2023, come elemento chiave nella modernizzazione applicativa e architetturale delle aziende.
SCAI ITEC – società specializzata in disegno architetturale, sviluppo applicativo, system integration, system & data administration in ottica Cloud e DevOps – mette a disposizione il suo know how e propone al cliente una vera e propria partnership per guidarlo nella fase di rinnovamento delle infrastrutture IT e per costruire un’architettura basata su microservizi come acceleratore per la modernizzazione delle applicazioni.
I due pillar di un’applicazione cloud native sono:
- La tecnologia “Containers”, che permette la creazione di un sistema composto da servizi autonomi che facilitano i rilasci di applicativi in corso d’opera, in modo da non intaccare le altre funzioni della linea produttiva del cliente ed evitare rallentamenti nel sistema che potrebbero portare a ingenti perdite monetarie in caso di arresto di quest’ultima.
- La metodologia di sviluppo agile del software DevOps, che punta sulla collaborazione e sull’integrazione di competenze tra sviluppatori e addetti alle operations.
L’unione di questi due elementi consente azioni su tutto il ciclo di vita del software, così da rendere la filiera produttiva il più fluida possibile e ottenere un miglioramento tangibile del time to market.
Il piano d’azione viene configurato tenendo conto degli obiettivi e della struttura della singola impresa, caso per caso, intervenendo anche sulle aziende in cui non è possibile avviare una modernizzazione completa sul cloud native per tutto il parco applicativo.
Il primo documento rilasciato al cliente è una bozza di blueprint architetturale composta da microservizi, ovvero una preview del percorso che si andrà intraprendere, in cui sono riportate tutte le soluzioni che dovranno essere applicate e raffinate nelle fasi successive.
Dopo la fase di assessment, al cliente viene proposta una PoC: non un concept fine a sé stesso, ma l’analisi di una funzionalità concreta all’interno dell’infrastruttura IT e (dove possibile) l’integrazione del pattern del cloud native attraverso l’acceleratore.
Successivamente vengono compiute analisi sui benefici apportati per verificare se coincidono con gli obiettivi posti all’inizio del processo di modernizzazione.
Dopo una fase di solution review, si osserva l’impatto del processo sulla funzionalità scelta all’inizio dell’esercizio; se l’esito è positivo si procede verso la vera e propria migrazione, in cui il re-factoring può essere parziale.
Le previsioni per gli anni a venire mostrano anche una componente di crescita più strutturale: cresce il numero di aziende che fanno del Cloud una vera e propria scelta strategica anche in settori, come ad esempio quello bancario, che fino a qualche anno fa incontravano non poche difficoltà nella sua adozione all’interno di Data Center complessi.
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