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Comunicare la scienza: il contributo dei musei e della realtà virtuale

Divulgare: rendere accessibili a un più vasto pubblico, per mezzo di un’esposizione semplice e piana, nozioni scientifiche e tecniche – Vocabolario Treccani

C’è chi afferma che la scienza sia per pochi e che per capirla veramente con tutti i suoi elementi, reazioni e formule sia necessario aver compiuto un lungo percorso di studi ed essere in possesso di titoli di specializzazione. Eppure, la richiesta di informazioni, di sapere e di conoscenza da parte di un pubblico di non esperti è in continua crescita e non sempre scienziati e istituzioni si dimostrano in grado di comunicarla nel giusto modo. Basti pensare alla citizen science o ‘scienza dei cittadini’ che si iscrive nel più ampio movimento della open science: la scienza aperta, accessibile a tutti, nata già nel Seicento quando il principio guida dei filosofi naturali divenne quello del comunicare a tutti

Comunicare a tutti, nel modo corretto, rimane quindi il punto focale del tramandare i principi della scienza, ma farlo in modo corretto e coinvolgente è il passo decisivo per rendere la scienza accessibile. Far giocare e toccare con mano la scienza è il modo più semplice per avvicinare il pubblico dei più giovani. 

Questa è l’idea alla base del progetto del MU-CH di Settimo Torinese, il primo museo interattivo dedicato interamente alla chimica, il cui motto è Vietato non toccare. Il museo è un luogo dove la scienza è per tutti, dove si apprendono i principi base delle reazioni e dove i visitatori possono fare esperimenti chimici e mettersi in gioco. Il percorso conta 28 exhibit interattivi dedicati alla chimica ed esperimenti analogici e digitali, come totem e tavoli interattivi con quiz e informazioni. Allestito nello stabilimento dell’ex fabbrica di vernici Siva, il museo assume anche una rilevanza storica particolare per la figura di Primo Levi che ne dirigeva il laboratorio. 

La scienza che svela e non smette mai di stupire è in effetti quella che piace e affascina.

La realtà virtuale è oggi un ottimo alleato non solo della ricerca scientifica, ma della comunicazione coinvolgente accessibile a tutti. Lo Spazio è sempre un argomento che desta stupore e interesse, così come le imprese spaziali. Uno degli episodi più famosi della storia contemporanea, la missione spaziale dell’Apollo 11, ha una letteratura ampia in libri, video e registrazioni audio. 

Trovarsi nei panni del pilota del LEM, il modulo di comando, durante l’allunaggio è una delle sensazioni che sicuramente tutti una volta nella vita abbiamo sognato di provare che possiamo provare attraverso il progetto in Realtà Virtuale Moon Landing VR 360, in modalità video e gioco/simulazione. Con il primo, attraverso un visore, l’utente è portato ad assistere in prima persona all’allunaggio, con una visuale a 360° della cabina di comando e del suolo lunare; con il secondo, attraverso visore e comandi, l’utente rivive l’emozionante sfida di dover dosare il carburante e regolare la velocità per atterrare dolcemente sul suolo lunare. 

Comunicare la scienza non è, quindi, solamente divulgare corrette informazioni, ma emozione, coinvolgimento e divertimento.

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