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Java Academy 2022-2023: le testimonianze

L’Academy Java è il progetto formativo in con il quale Gruppo SCAI e Generation Italy hanno fortificato la loro collaborazione e che offre ai partecipanti solide basi di sviluppo di applicazioni software e di gestione dei servizi web, nonché la possibilità di diventare Junior Web Developer.

Forte della sua esperienza passata, Gruppo SCAI sostiene Generation Italy anche quest’anno e contribuisce all’inserimento professionale degli studenti e delle studentesse garantendo loro un colloquio di lavoro.

Oggi vi raccontiamo questa esperienza formativa attraverso le testimonianza di alcune tra le partecipanti all’Academy – Giovanna, Marina e Essra – che abbiamo intervistato per conoscere meglio il loro background scolastico e professionale e le loro aspettative rispetto al corso, ma anche per stimolare in altri futuri partecipanti alle nostre Academy il desiderio di intraprendere un percorso di crescita professionale partendo da un’occasione di specializzazione.

Insieme a loro, anche la testimonianza di Luca – docente dell’Academy – per fare luce su un impegno che va oltre l’insegnamento e abbraccia riflessioni più ampie: il ruolo della formazione e le competenze necessarie per entrare nel settore dell’ICT.

Cosa facevi prima di iscriverti all’Academy Java?

Prima del corso Generation, mi sono laureata in matematica. Ho sempre creduto che avrei fatto la professoressa, ho dato molte ripetizioni private a persone di ogni fascia d’età. A dire il vero, ho provato anche un paio di volte a intraprendere un percorso informatico, lavorando sul mio CV e provando ad accedere a corsi di formazione, ma sono stata respinta. Ho avuto l’opportunità di partecipare al programma grazie a un mio amico, un ex corsista Generation. Per me è stato un faro nella notte, ed eccomi qui oggi!Giovanna

Quali erano le tue preoccupazioni e aspettative a inizio corso?

Per me è stato tutto molto complicato inizialmente. Avevo cominciato a scoprire la programmazione, ma non mi ero mai addentrata in contenuti così avanzati. Ho sempre creduto nelle mie capacità anche se non capivo tutti i collegamenti che stavano alla base di un programma o, più semplicemente, di un codice. Le ultime settimane di corso in particolare hanno fatto luce sui miei dubbi e finalmente sono contenta. Mi interrogo molto su soluzioni alternative e su quanto altro ancora io debba apprendere.Essra

Come vedi il tuo futuro professionale?

Ho cambiato davvero tanti lavori durante la mia carriera. Sono arrivata a chiedermi se il mio background potesse incidere sulle probabilità di trovare lavoro in questo settore.

Quello che mi auguro è di avere un’opportunità concreta, di poter trovare un lavoro nel settore che mi possa gratificare. Sono molto determinata, aspetterò la fine di questo percorso, ma sono davvero fiduciosa.Marina

Come docente, che aspettative hai sull’Academy?

Gli studenti hanno conoscenze e gradi di apprendimento differenti che in questa fase si cerca di allineare. Per ora il gruppo classe reagisce positivamente agli stimoli ed è in grado di creare l’atmosfera corretta allo sviluppo di un apprendimento efficiente.

Rispetto ad altri percorsi basati in modo esclusivo sulla formazione, Academy come quella promossa dal Gruppo SCAI risulta interessante perché prodotta dagli interessi sinergici di formatori, aziende e comparti lavorativi: gli studenti apprendono in modo funzionale le richieste di mercato e sono consapevoli dell’opportunità che l’azienda sta dando loro; le aziende incontrano professionisti in linea con le proprie esigenze e possono seguirli durante tutto il percorso; la formazione, il coaching e la gestione delle risorse sono il tramite tra i soggetti in gioco.Luca

Ti aspettavi una parte di lezioni soft skill nella tua formazione?

Sinceramente, tutto quello che sto apprendendo è molto interessante. Durante i project work ho avuto l’opportunità di sperimentarmi nel ruolo di SCRUM Master e guidare il mio gruppo di lavoro attraverso lo sviluppo del progetto. Non è sempre stato semplice bilanciare le varie richieste o idee da parte di tutti i membri, in alcuni momenti ho pensato di essere troppo “morbida” nel gestire alcune richieste. Le soft skill ci hanno permesso di perseguire l’obiettivo e trovare un giusto equilibrio.Giovanna

Che aspettative hai verso gli studenti?

La mia aspettativa nei confronti degli studenti non è renderli grandi programmatori. Per quello avranno tempo. Mi piacerebbe invece incuriosirli e renderli consci di quanto sia divertente giocare nella “stanza dei bottoni” fino a percepire l’IT come una trasposizione digitale del quotidiano.

Una delle frasi che sento più spesso all’avvio di un corso è relativa alle esperienze pregresse dei partecipanti, talvolta lontane al settore informatico: per molti è il primo approccio all’informatica e ciò li spaventa. In verità credo sia proprio questo grado di poliedricità a renderli efficienti come programmatori. Gli studenti che completano i corsi sono figure trasversali con discrete facoltà di ragionamento e problem solving che gradualmente si abituano al concetto di teamwork insieme a programmatori tout-court. In questo modo i punti di vista sulla gestione di progetto crescono esponenzialmente. – Luca

Ogni Academy che mettiamo in campo è una nuova avventura e anche questa, che è quasi al termine ed è la prima fatta totalmente in collaborazione con Generation Italy, ha dato conferma dell’ottimo servizio che stiamo proponendo a chi vorrà fare dell’informatica il proprio futuro. Ora si pensa alle prossime. Barbara Grossi, Corporate Training Manager di Gruppo SCAI

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